La recente tornata elettorale ha portato molte novità nel quadro politico, segno di mutamenti dell'opinione pubblica su cui è importante riflettere.
Anzitutto sembra che gli italiani siano stanchi dell'irrealtà generata a proprio uso e consumo da una certa classe politica deteriore: nessuno crede più ai campi da golf a Lampedusa, alle "no tax area" e ad altre scempiaggini del genere, piuttosto la gente comincia a percepire nella sua crudezza l'attuale realtà di un'Italia ferma economicamente, in cui la disoccupazione giovanile continua a salire, e devastata dal punto di vista socioculturale ed ambientale. In questa Italia infatti il Partito del Cemento resta un partito forte, il cui programma è chiaro e perseguito con determinazione ferma dai suoi membri: anzitutto eliminare ogni scampolo di verde da paesi, città, parchi, coste, adducendo i più variegati pretesti, ed in secondo luogo eliminare per quanto possibile gli edifici con una valenza storico-artistica per far posto a mostruosità architettoniche. Da notare, per inciso, che talvolta capita che gli autori di queste distruzioni poi si domandino sui giornali (con sprezzo del ridicolo) come mai la "vocazione turistica" dei territori da loro butterati non si riveli, quale "brand" potrebbe funzionare per il lancio: in effetti dovrebbero pensare ad un turismo dell'orrido, che abbia come "brand" il cemento, e che attiri come turisti degli aspiranti mister hyde.
Tuttavia, al contrario di qualche anno fa, sta rivelandosi una diffusa coscienza civile su questi temi, anche perchè molti cittadini si stanno rendendo conto di quale grave pericolo rappresenti per la salute di ciascuno la cementificazione del territorio, e l'inquinamento conseguente.
Altra importante novità è lo sguardo più attento degli elettori sul candidato, sguardo che inizia a prescindere dalle dicotomizzazioni di una politica astratta e lontana dalla realtà quotidiana (che sfociava nel votare questo o quello a seconda di una appartenenza al centrosinistra o al centrodestra) per arrivare a focalizzarsi sulla personalità del candidato, sul suo stile di comportamento, sulle sue idee riguardo a servizi, lavoro, lotta all'inquinamento, atteggiamento favorevole o contrario alla tutela dell'ambiente.
Credo sia per questi motivi che l'ingegner Guenzani a Gallarate ha ottenuto un buon successo: nei fatti egli ha scelto coraggiosamente di puntare con il suo programma sui servizi alla persona, di provare a ridurre seriamente l'inquinamento dell'aria, e di impedire un'ulteriore, disastrosa, cementificazione di Crenna e di Gallarate in generale, e ciò, dato che ogni persona è interessata al proprio benessere ed alla salute dei propri cari, risponde all'interesse di tutti i cittadini, di qualunque colore politico siano.
Ora che incombe il ballottaggio con lo sfidante del pdl, serve l'impegno di tutti nel sostenere Guenzani andando a votare.
Carlo Dentali
venerdì 27 maggio 2011
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