venerdì 29 aprile 2011

GLI EROI E I TRADITORI

Gli Eroi e i Traditori o Della paura della Morte

Questa noterella è una povera riflessione che ha origine dalla lettura di “Nostro fratello Giuda” di don Primo Mazzolari – Pasqua 1958. A mia vergogna dirò che non conoscevo questo altissimo insegnamento di misericordia: sono grato al carissimo don Ambrogio Villa di avermelo indicato.

I grandi ideali hanno sempre annoverato Eroi e Traditori: è regola universale sempre verificata nella grande Storia e sempre rinnovata nel mondo e anche qui da noi, nella nostra piccola cronaca.

Gli interpreti del dramma umano della fedeltà agli ideali e del rinnegamento vivono la loro sempre drammatica esperienza con tutta la ricchezza o la povertà della propria umanità e nessuno di noi potrà mai sapere quale destino ci attenda e come si concluderà la nostra esistenza.

La consapevolezza del nostro incerto destino ci obbliga a non ergerci a giudici di nessuno e ci inclina al compatimento delle miserie umane che sono anche nostre.
Tanto più saremo comprensivi e compassionevoli – sperando che altri lo siano nei nostri confronti – quando assistiamo alla decadenza etica di persone che avevamo considerato esempio di dignità ed onore.

Forse è il terrore della Morte che incombe su noi e di cui acquisiamo maggior contezza nella nostra vecchiaia che può indurci nella umanissima tentazione di contrastarne il potere sovrano con l'illusoria esplosione della nostra libidine, quale irrazionale tentativo di ritrovare e preservare la nostra perduta giovinezza.

Tra le libidini che ci minacciano, è probabile che la libidine erotica sia la più innocente, e la più pericolosa sia la libidine del potere.
E' così che donne e uomini si arrendono a deplorevoli ambizioni che li condannano al rinnegamento degli ideali o delle illusioni che forse un tempo li hanno ispirati.

Non giudichiamo, non ne abbiamo il diritto: noi che potremmo un giorno esser colti dalla stessa libidine, che potremmo cedere alla tentazione dei trenta denari del nostro fratello Giuda, possiamo esprimere soltanto la nostra compassione per le sorelle e i fratelli traditori.

Ulderico Monti

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